La Fanciulla d'Arcadia di Giuseppe Cerniglia, Incipit Asylum 100

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Arhathel
view post Posted on 13/5/2013, 20:45




Ero stanca, stremata e desiderosa di ritrovare la tranquillità che mi avevano sottratto con brutale ferocia. L’avevo trovato, l’avevo amato, capivo di averlo perso e temevo di smarrire me stessa. Sentivo la coscienza vacillare in mille brandelli, come strascichi fumanti di una tempesta che si era consumata troppo velocemente. Quanto tempo era passato? Un’ora? Un giorno, o forse mille.
La lucidità si offuscava, inumidendomi gli occhi e serrando un groppo sulla mia gola. Udivo risuonare nella mia testa una voce che non conoscevo. Eppure radicata com’era, non poteva non appartenere al mio animo. Ero davvero io? No, non potevo essere io. Quel gelido rancore che raspava la mia anima era un sentimento che non mi apparteneva.
Feci ritorno in quella fonte raccolta fra i monti d’Arcadia perché sentivo che mi apparteneva. Era un luogo semplice, unico punto fermo di un mondo che iniziava a girare troppo velocemente. L’acqua gorgogliava allegramente scorrendo in mille rivoli dorati sulle pietre muschiate, correva in sinuose anse scavate nella roccia e schiumava nel lago.
 
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