Beky7 |
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| “Non allontanarti, Kate. Rimani seduta su quella panchina e non fare storie, ok?”
Era più o meno l’ennesima volta che Kate se lo sentiva dire. Annuì, stringendosi al petto il coniglietto di peluche bianco. Rose si allontanò, rincuorata, e tirò fuori dalla custodia il suo amato violino.
Kate sospirò e si guardò intorno, mentre le note cominciavano a vibrare nell’aria. Aveva sempre odiato le canzoni che Rose suonava col suo violino: erano tensione, erano voglia di correre e scappare, o forse camminare su un filo sospeso nel vuoto e sapere di essere ad un istante dalla caduta … Non amava nemmeno che la si lasciasse lì, dimenticata, mentre sua sorella veniva riempita di complimenti dai passanti.
Ma quella mattina Kate voleva provare, per una volta, ad essere la brava sorellina ubbidiente che tutti avrebbero voluto, la stessa che avrebbe dovuto divertirsi al parco con Kate.
La luce del tardo pomeriggio estivo cominciò a farsi rossastra all’approssimarsi del tramonto. Fedele alla sua promessa, Kate
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